Abbiamo vissuto una settimana, a dir poco, sulle montagne russe. Una volta si sarebbe detto ottovolante, perché era un semplice otto, ma anche in finanza come al lunapark l'insieme di salite e discese sembra più che altro uno scarabocchio.
In momenti come questo è naturale farsi prendere dal panico e cercare una via di fuga. Per decine di migliaia di anni l'essere umano, di fronte ad un pericolo reale, come una belva o un serpente, si è salvato reagendo in modo istintivo, staccando la neo-corteccia dal resto del cervello.
L'amigdala è la responsabile di questo switch. Di fronte ad un pericolo reale questa funzione è assolutamente utile e necessaria.
Ma di fronte ad un pericolo immaginario è altrettanto utile? Direi proprio di no!
Nell'ultima settimana abbiamo visto di tutto, sia in politica e sia in finanza.
L'unica cosa che è rimasta stabile è stata l'economia. Tutti noi siamo andati al lavoro, abbiamo acceso la luce, ci siamo riscaldati, fatto colazione, preso l'auto, pagato bollette... e tutto il resto. Non molto diverso da quello che abbiamo fatto negli ultimi mesi o anni.
Allora mi chiedo: eravamo troppo confidenti prima o siamo troppo pessimisti adesso? Ognuno avrà la sua lecita risposta. Il mio compito non è quello di giudicare ma verificare la coerenza temporale fra il vostro piano di spesa e gli strumenti finanziari che avete in mano.
Un bravo consulente finanziario non cerca di indovinare dove andranno i mercati. I mercati fanno i mercati, come il mare fa il mare! Entrambi sono ciclici. Non c'è sempre bonaccia e non c'è sempre tempesta.
Un bravo consulente finanziario si preoccuperà della vostra reazione, cercando di farvi mantenere il controllo del vostro piano di spesa.
Interviene solo in due casi:
- se volete cambiare il vostro piano di spesa
- se la volatilità non vi fa dormire di notte, la salute viene prima di tutto
Non fa trading, fa investimenti.
Quando il mare è in burrasca esistono solo due posti sicuri: le navi devono rimanere nel porto o devono rimanere al largo. Idem per i mercati, una parte del vostro capitale è in porto e un'altra parte è al largo.
La cosa più pericolosa che può fare un marinaio quando il mare è in burrasca è cercare di entrare in porto, le correnti potrebbero farlo finire sugli scogli. Se rimane al largo rischia il mal di mare ma non rischia di naufragare.
Il bravo consulente finanziario, in momenti come questi e ancor più di prima, deve prendersi la responsabilità del comando della vostra flotta. E rimanervi vicino in tutti i modi possibili in modo che l'amigdala non vi faccia lo sgambetto.