Interessante notare come cambi la nostra percezione se nella traduzione il termine utilizzato è "astuto" piuttosto che "prudente"...
No, non mi metterò a fare esegesi biblica in questo articolo.
Però questa raccomandazione evangelica mi è balzata alla mente quando ho pensato di scrivere questo articolo sui punti deboli che stanno emergendo nella sicurezza dei nostri conti correnti. Anzi, sul punto debole per eccellenza che è l'essere umano, con il suo comportamento e che nessun artificio informatico sarà in grado di ridurre o eliminare.
Personalmente ho assistito a tre casi di "truffa informatica" due andati a segno e uno sventato in tempo. Dopo, se avrai pazienza, te li racconto ed esaminerò in dettaglio il punto debole dove hanno colpito, ma l'elemento comune a tutti e tre è che hanno colpito l'immaginazione del mal capitato, e in modo sempre più sofisticato.
Esistono degli antidoti? Secondo me uno solo: mantenere l'iniziativa e non assecondare le richieste.
Di fronte a richieste particolari non assecondarle passivamente, fatti dare un recapito dove poter chiamare tu. Infatti, sempre più spesso la truffa viene mimetizzata da false e-mail e falsi numeri di telefono che simulano quelli ufficiali.
Per quanto si possano mettere allarmi e avvisi come questo, chi ti cerca di truffare per prima cosa cercherà di entrare nel tuo modo di ragionare, poi troverà un motivo di urgenza che ti spingerà a violare i sani comportamenti suggeriti nel box del messaggio, per la paura di perdere qualcosa.
Prudenti come i serpenti allora, per dormire sonni tranquilli.
Poi, se vuoi limitare il più possibile l'eventuale danno NON TENERE SUL CONTO CORRENTE PIU' DI QUELLO CHE TI SERVE PER VIVERE. Il resto dei soldi investili in strumenti adeguati ai tempi in cui pensi di doverli spendere. Dormirai sonni ancora più tranquilli.
Ecco i tre casi di cui sono stato testimone diretto
Truffa da Trading
Qualche mese fa sono stato contattato da Mario (lo chiamerò così) che abita in un paese della provincia di Padova, che ha visitato il mio sito e mi chiedeva se ero in grado dargli una mano per recuperare 240 mila euro giacenti a suo nome in una piccola banca di un land tedesco, una sorta delle nostre BCC - Casse Rurali.
Chiaramente c'era poco da fare, perché i truffatori come avessero avuto sentore delle mosse di Mario avrebbero svuotato il conto spostando tutto su altri conti.
Mi sono fatto raccontare come sia potuta accadere una cosa del genere e lo schema è un classico:
- viene contattato da due consulenti (chiaramente abusivi) che gli propongono di aprire un conto in Australia in modo da eludere le tasse sui guadagni; così inizia ad investire prudentemente, con piccole cifre.
- Naturalmente gli viene spiegato che per dare meno nell'occhio è opportuno che lui deleghi ad operare sul conto estero una terza persona, il loro specialista, che così potrà operare tempestivamente e senza lasciare traccia.
- I primi report sono incoraggianti e mostrano rendimenti interessanti, così decide di aumentare la posta in gioco, anche perché ha provato a farsi ritornare buona parte dei guadagni e gli sono stati effettivamente restituiti, in forma riservata.
- a questo punto si fida e trasferisce il grosso del capitale. L'amara sorpresa avviene dopo qualche mese quando i report tardano ad arrivare e cercando di mettersi in contatto con qualcuno scopre di non avere più nessun referente.
- Inizia le ricerche contattando la banca australiana e viene a scoprire che il suo conto è stato chiuso (aveva dato ampia delega a qualcuno) e trasferito sempre a suo nome in Lituania e poi dalla banca lituana, nello stesso modo, il Germania.
Per guadagnare molto ed eludere le tasse (obiettivo appetitoso) è finito nella trappola e ben difficilmente recupererà i risparmi di una vita.
Truffa da eBay
Mio cugino Giorgio è una persona generosa, ex postino, è in pensione da qualche anno. Condivide con mio fratello la passione e la cura dell'orto che abbiamo.
Lo vedo spesso girare per casa e talvolta lo sento parlare con Valerio e chiedere come armeggiare sul cellulare per riuscire a domare questa, come dice lui, "diavoleria moderna". Diciamo che non è proprio un "nativo digitale" e proprio per questo ha mantenuto l'operatività tradizionale con Banco Posta, in modo da avere una persona con cui relazionarsi.
Amante del bricolage, ha scoperto che può mettere in vendita le sue creazioni tramite eBay o Subito, e ne ha ricavato anche operazioni interessanti.
La truffa inizia con l'interessamento da parte di una persona all'acquisto di un bene di importo abbastanza rilevante il sabato pomeriggio che chiede di spedirglielo urgentemente mentre lui esegue il bonifico.
Giorgio, che non è uno sprovveduto, chiede di essere pagato prima di spedire la merce. Nessun problema dice l'altro, se hai Banco Posta ti ricarico la carta. A Giorgio sembra un'ottima soluzione e fiducioso seguendo le istruzioni dell'acquirente si reca allo sportello Postamat ed esegue passo-passo le istruzioni che l'altro gli fornisce, in fondo anche questa è una "diavoleria moderna", fa così anche con Valerio e tutto funziona...
Solo che stavolta c'è un delinquente dall'altra parte e in tre passaggi gli prosciuga il conto.
Per vendere un bene (obiettivo di guadagno) è finito nella trappola durante il fine settimana, e non c'è stato nulla da fare, lunedì era già troppo tardi.
Truffa da Assistenza Tecnica fittizia
Questa è veramente sofisticata, sta accadendo in questi giorni e ha coinvolto, per fortuna senza conseguenze, una mia collega.
Come spesso accade tutto avviene nel corso del fine settimana, dove non puoi fare verifiche. Perciò nei weekend bisogna essere più prudenti del solito.
La collega è stata contattata da quello che poi si rivelerà un falso tecnico informatico che con la scusa di un disallineamento dei dati di alcuni clienti.
Le sono state chieste le credenziali di accesso all'archivio (primo errore, dare i propri codici). In questo modo il finto tecnico ha potuto vedere chi aveva liquidità sul conto.
Il giorno dopo è stata contattata nuovamente e il finto tecnico l'ha informata che per procedere al riallineamento sarà necessario procedere con il consenso del cliente al quale arriverà una notifica sul cellulare, e che dovrà solo confermarla.
E qui la genialata del delinquente, le ha chiesto se, per cortesia, avvisa i quattro clienti di questa operatività. Cosa che ingenuamente ha fatto, convinta di essere di fronte ad una reale necessità (secondo errore, non controllare).
I clienti avvisati dalla collega hanno abbassato le difese e sono caduti nella trappola, per fortuna sono scattati i controlli interni e tutti i bonifici verso l'estero sono stati bloccati e nessuno ha subito danni.
Per fare il bene dei clienti (obiettivo legittimo) non sono state osservate una serie di norme prudenziali e ci si è esposti ad un grave pericolo. Per fortuna senza conseguenze.